Tecniche di Medicina e Chirurgia Estetica

CHIRURGIA ESTETICA

I trattamenti chirurgici delle LESIONI VASCOLARI variano a seconda del tipo di lesione.

LIPOFILLING

Il lipofilling è una metodica chirurgica a scopo estetico e ricostruttivo che permette di utilizzare il proprio tessuto adiposo prelevato con particolari cannule e preparato con tecniche che ne permettono la concentrazione e ne favoriscono l’integrazione con i tessuti riceventi.
Recentemente l’utilizzo di tale metodica nel trattamento delle lesioni vascolari ha trovato un largo impiego con risultati molto soddisfacenti.
Il razionale di tale tecnica si basa sulla possibilità di colmare i deficit di volume dopo eliminazione delle lesioni vascolari, di migliorare la qualità estetica della cicatrice stessa residua e, in casi selezionati, di ridurre la componente dolorosa.
Sicuramente la correzione di deficit volumetrici con tessuto adiposo autologo, cioè dello stesso individuo, adeguatamente preparato ed iniettato, permette di colmare l’inestetismo con grande soddisfazione del paziente.
La recente individuazione, nel contesto delle cellule adipose, di cellule staminali è alla base della spiegazione del miglioramento estetico della cicatrice trattata con lipofilling.
Un ultimo impiego che sta trovando riscontri positivi nella pratica clinica è l’utilizzo del lipofilling in cicatrici molto dolenti, anche con dolori irradiati da probabile intrappolamento di rami nervosi sensitivi periferici al loro interno. In questi casi sia l’azione meccanica del tessuto adiposo di andare a creare un ambiente idoneo per la trasmissione dei segnali di tali nervi sensitivi, liberandoli dalla compressione cicatriziale, sia l’azione delle cellule staminali possono spiegare i benefici clinici osservati.
L’intervento è semplice, di limitata invasività, in sedazione, in regime di Day-Hospital. Il recupero è rapido, legato anche alla posizione della lesione trattata.

Lipofilling (innesti di grasso)
Informazioni generali
Con il termine di LIPOFILLING o MICROLIPOFILLING o LIPOSTRUTTURA si indica una particolare tecnica di riempimento, oggi sempre più usata con ottimi risultati, che utilizza come materiale il proprio tessuto adiposo, anziché una sostanza estranea
La metodica (tecnica di Coleman) consiste nel prelevare con una siringa ed un sottile apposita cannula le cellule di grasso da un’ area dove esso è abbondantemente presente, come interno ginocchia o addome e nell’iniettarlo ancora con apposite micro cannule laddove si renda necessario un riempimento.

La tecnica (che non lascia cicatrici nelle zone di prelievo – anzi, talvolta ne migliora il contorno – e che è priva dei potenziali rischi dei filler sintetici e di quelli di origine animale) è indirizzata a correggere in sicurezza difetti del tessuto sottocutaneo caratterizzati da avvallamenti antiestetici (alcune “rughe”, atrofie, solchi, depressioni cutanee, cicatrici varie, esiti di liposuzioni).
Viene anche utilizzata con successo per ottenere aumenti volumetrici di zigomi, labbra e mento, senza ricorrere all’utilizzo di protesi artificiali.

Recenti studi dimostrano anche un miglioramento progressivo della qualità di cute e “trama” delle aree trattate, che sarebbe dovuta all’effetto benefico delle cellule staminali trasferite insieme a quelle adipose.
In tutti i casi un solo trattamento non è pressoché mai sufficiente per ottenere il risultato ottimale, infatti parte delle cellule trasferite viene riassorbita dal’organismo: quindi ulteriori riempimenti vanno eseguiti a distanza di almeno tre-quattro mesi gli uni dagli altri.
Di solito, più la paziente è giovane, minore è il numero delle iniezioni a cui si deve sottoporre per avere un risultato ottimale a lungo termine.
• Il prelievo delle cellule adipose viene effettuato, solitamente in anestesia locale o in sedazione, con una cannula sottile dotata di una punta disegnata appositamente per non danneggiare le cellule. La microcannula è collegata a una siringa che viene utilizzata dall’operatore in modo da dosare la pressione di aspirazione per ottenere cellule ancora vitali e ideali per il trapianto. Il sito di prelievo è di solito l’addome, i fianchi o l’interno delle ginocchia. La piccolissima cicatrice residua diventa con il tempo pressochè invisibile.
• Viene effettuata l’iniezione con siringhe molto piccole (da 1 ml) collegate a un cannula sottilissima ( 1,5 mm di diametro) che consente di controllare meglio le piccolissime quantità di grasso che vengono depositate nella zona ricevente.
• Il grasso viene depositato a tutti i livelli assai accuratamente in piccoli tunnel non comunicanti tra loro in modo da creare un “reticolato”, con aumento strutturale della zona da aumentare e favorire il massimo attecchimento.

Prima dell’intervento di lipofilling
• L’operazione può essere eseguita sia in “anestesia locale” che in “sedazione cosciente” che, meno frequentemente, in anestesia generale, e viene effettuata in “day hospital”, quindi senza degenza, o con degenza di una notte, a seconda del tipo di intervento. La “sedazione cosciente” consiste in una sedazione eseguita prima e durante l’intervento per via endovenosa dall’anestesista, con monitoraggio della pressione, funzione cardiaca, e saturazione di ossigeno, oltre ad anestesia locale nella zona operata. L’anestesia generale richiede invece l’intubazione.” Verranno di solito prescritti degli esami di laboratorio, ed, in taluni casi, un elettrocardiogramma ed una radiografia del torace in preparazione all’intervento. Nel caso l’intervento sia previsto in sedazione cosciente o in anestesia generale, verrà sempre effettuata una visita pre-operatoria da parte dell’anestesista
• Informare il chirurgo e l’anestesista di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci (soprattutto cortisonici, contraccettivi, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti, ecc.)
• Sospendere l’assunzione di medicinali contenenti aspirina (acido acetilsalicilico) (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemirit, Vivin C, ecc.). L’aspirina può difatti causare sanguinamento e quindi aumentare il rischio di complicanze
• Eliminare o ridurre il fumo almeno due settimane prima dell’intervento. Alcuni studi hanno difatti dimostrato che l’incidenza delle complicanze è fino a dieci volte superiore nei pazienti fumatori rispetto a quelli che non fumano. Se il fumo viene eliminato per almeno 15 giorni prima dell’operazione, l’incidenza delle complicanze diventa pari a quella dei non fumatori.
• Segnalare immediatamente l’insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle.

Dopo l’intervento di lipofilling
• Alla dimissione farsi accompagnare a casa in auto.
• Dolore: questo tipo di intervento comporta dolore pressoché nullo o minimo. Dopo l’intervento e per le prime 24-48 ore saranno applicate sulla zona dove il grasso è stato introdotto delle compresse fredde.
Cicatrici: Le cicatrici che rimangono dopo un lipofillling sono legate alle piccole incisioni usate per introdurre la mini-cannula di aspirazione del grasso dai siti di prelievo e sono minime (2-3 mm) e pressochè invisibili. Nelle prime settimane, le cicatrici appaiono spesso peggiorare alquanto, divenendo più rosse ed evidenti. E’ necessario attendere 6-8 mesi perché le cicatrici maturino definitivamente, appiattendosi e divenendo bianche e sottili
E’ utile infine ricordare che, anche se un buon risultato è spesso evidente fin dalla rimozione dei punti, non è possibile giudicare il risultato finale dell’operazione finché non sia scomparso tutto l’edema (gonfiore) e l’area dell’intervento non si sia ammorbidita completamente, quindi almeno 3 mesi dopo l’operazione. Infine, è importante ricordare ancora che in pressoché tutti i casi un solo trattamento non è mai sufficiente per ottenere il risultato ottimale, infatti parte delle cellule trasferite viene riassorbita dall’organismo, in modo variabile da paziente a paziente, e non predicibile prima: quindi, almeno un ulteriore riempimento (ed in alcuni casi più di uno) andrà eseguito a distanza di almeno tre-quattro mesi dal primo per avere un risultato ottimale e stabile a lungo termine.
• Controlli postoperatori: dopo le prime medicazioni e la rimozione dei punti, la/il paziente verrà sottoposto a controlli periodici per il primo anno dopo l’intervento (di solito ad un mese, tre mesi, sei mesi e dodici mesi).